domenica 23 marzo 2008

Fathia

NTERVENTO ALLA FESTA DELL’UNITA’ DEI POPOLI A CASALECCHIO DI RENO - BOLOGNA letto da Alessandra - socia e ufficio stampa di Annassim

domenica 02-07-06

Facciamo parte dell’associazione "Annassim": donne native e migranti delle due sponde del Mediterraneo, che ha come obiettivi la non esclusione sociale delle donne immigrate e la ricerca delle comuni origini per creare una situazione favorevole alla convivenza pacifica , nel riconoscimento e nel rispetto delle diverse identità e culture
Ringraziamo gli organizzatori di questa festa” dell’unità dei popoli “ per averci invitate.
Nella nostra associazione molte sono le donne arabe: marocchine tunisine egiziane palestinesi ed è proprio alla sfortunata terra di queste ultime sorelle, che vogliamo dedicare questo nostro intervento .

In questi ultimi giorni la situazione in Palestina si è molto aggravata
Una situazione da anni drammatica per circa un milione e mezzo di persone, adesso sempre più costrette a vivere senza acqua luce e generi di prima necessità .

Chiuso ermeticamente dalla presenza dei carri armati, strade e ponti distrutti, il ghetto di Gaza è costretto alla fame, alla sete, alla paura e al buio.
Una catastrofe umanitaria come è stata definita dalle Nazioni Unite, che si sta consumando nell’indifferenza della comunità internazionale e nella cattiva informazione dei mass-media.

Tutta l’attenzione è concentrata sul soldato israeliano PRIGIONIERO DEI PALESTINESI e non si parla del presidente Abu Mazen e il governo di Hamas che hanno preso le distanze da questo sequestro, chiesto la liberazione del soldato e ordinato alle forze dell'ordine di liberarlo .

Israele ha risposto con il sequestro di un intero popolo, l'arresto di membri del governo e del parlamento il lancio di missili su Gaza, mettendo in ridicolo le istituzioni palestinesi che faticosamente cercavano di recuperare credibiltà dopo la morte di Arafat e sta tentando il genocidio di un popolo .

Noi donne native e migranti di ANNASSIM Siamo addolorate che tale catastrofe si stia consumando senza LA GIUSTA, COSTRUTTIVA presa di posizione della comunità internazionale.
Anche in Italia, l’attenzione politica e dei mezzi di informazione è estremamente debole
facciamo appello pertanto al governo italiano, a tutti i movimenti pacifisti, alla comunità internazionale perché si avviino iniziative concrete di pace in quella terra martoriata, nel riconoscimento dell’esistenza di due stati-due popoli.

Fatiha, Presidente della nostra associazione, leggerà ora dei suoi versi prima in lingua araba e poi in italiano, come auspicio per una PALESTINA LIBERA

Fatiha Morchid

40 anni, nata a Casablanca – dove ha conseguito la laurea in legge-
da otto anni vive in Italia con il marito e due bambini. FONDATRICE E PRESIDENTE DELL’ASS.NE ANNASSIM: DONNE NATIVE E MIGRANTI DELLE DUE SPONDE DEL MEDITERRANEO


Palestina prigioniera

Mi hanno chiesto il mio nome
Ho risposto – PALESTINA PRIGIONIERA
Mi hanno chiesto :- qual è la tua colpa ?
Ho risposto – pretendere la dignità della terra perduta
Mi hanno chiesto- come è il tuo carcere?
Ho risposto – una gabbia di ferro
Mi hanno chiesto- chi sono i tuoi aguzzini?
Ho risposto- gente crudele anche con la natura e gli animali
Mi hanno chiesto – quale il tuo sentimento ?
Ho risposto- che altro oltre il mio profondo dolore ?
Mi hanno chiesto – quali i tuoi desideri?
Ho risposto – essere libera
Mi hanno chiesto – qual è la tua data di nascita ?
Ho risposto-nascerò quando sarò libera dalle catene
Mi hanno ri-chiesto – qual è la tua data di nascita ?
Ho risposto – nascerò quando tutto il mio corpo sarà libero dalle catene

1 commento:

Anonimo ha detto...

Avevo già letto queste poesie, ma ogni volta è un'emozione forte, diversa
Grazie